
Tortellini: la storia dei celebri ravioli emiliani
Compartir
I tortellini sono un tipo di pasta all'uovo ripiena molto apprezzata, originario dell'Emilia Romagna, in particolare nelle città di Bologna e Modena. Di questi deliziosi ravioli si narra leggende e cronache storiche affascinanti.
La leggenda dietro i Tortellini
Una delle leggende più famose proviene dal poema del XVII secolo “Secchia Rapita” che narra la storia di una splendida Marchesina che arriva in una locanda a Castelfranco Emilia. Il locandiere, ipnotizzato dalla sua bellezza, sbircia attraverso il buco della serratura e intravede il suo ombelico: questo sarà l'ispirazione per la creazione del tortellino. In un'altra variante leggendaria, la dea Venere cerca rifugio nella stessa locanda durante la guerra tra Modena e Bologna, accendendo ulteriormente l'immaginazione del locandiere.
La storia dei Tortellini
Oltre a queste storie e leggende, le radici storiche dei tortellini sono ben documentate. Già nel XII secolo, lo storico Alessandro Cervellati registrò la presenza di “Tortellum ad Natale” sulle tavole bolognesi. Una bolla papale di Papa Alessandro III nel 1169 fa riferimento a “duas partes turtellorum”; inoltre, una ricetta modenese per “torteleti de enula” emerse all'inizio del 1300. Notabilmente, i tortellini sono anche menzionati nel “Decameron” di Boccaccio durante il 1400. Sebbene l'origine esatta rimanga incerta, è evidente che i tortellini abbiano avuto origine in Emilia durante il Medioevo, periodo in cui nasce l'amichevole rivalità tra Modena e Bologna.
Tortellini vs. Cappelletti
È essenziale distinguere i tortellini dai cappelletti, che sono molto diffusi in Romagna e hanno dimensioni e ripieni diversi. Inizialmente riservati a occasioni speciali, i tortellini si sono evoluti notevolmente nel corso degli anni. Un momento chiave per il loro riconoscimento internazionale è avvenuto nel 1904, quando i fratelli Bartani hanno presentato i tortellini a una fiera di Los Angeles.
Metodi di preparazione: Bolognese vs. Modenese
I metodi di preparazione mostrano notevoli differenze regionali. A Bologna, i tortellini sono conosciuti come turtlén, mentre a Modena sono chiamati turtléin. Il ripieno bolognese è tipicamente un miscuglio di lonza di maiale marinata, prosciutto, mortadella di Bologna, Parmesan, uova e un pizzico di noce moscata, tutto finemente tritato. La versione modenese presenta lonza di maiale a cubetti saltata in padella con prosciutto di Modena, mortadella, formaggio Parmigiano stagionato e uova.
Il brodo che accompagna i tortellini varia tra le regioni: Modena favorisce il brodo di pollo, mentre Bologna tradizionalmente utilizza un brodo fatto con cappone e brodo di manzo, spesso arricchito con ossa. Anche la tecnica di piegatura è diversa: a Modena, il tortellino è avvolto attorno all'indice, mentre a Bologna è modellato attorno al mignolo.
Una tradizione senza fine
Oggi, i tortellini in brodo sono un piatto festivo per eccellenza, specialmente le domeniche e durante le celebrazioni natalizie, ma sono anche apprezzati quotidianamente. Molte famiglie abbracciano le proprie ricette preziose, tramandate di generazione in generazione, evidenziando il significato culturale e l'amore per i tortellini di questa cucina regionale. Che siano gustati in un brodo ricco o abbinati a un sugo saporito, i tortellini rimangono una delle ricette preferite da tutti, poiché uniscono le famiglie attorno al tavolo da pranzo e celebrano la tradizione italiana e la tradizione emiliana che non smetteranno mai di esistere.
Crediti fotografici: